laboratorio visivo sulla città

mercoledì 14 maggio 2008

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OLTRE L'IMMAGINE, OLTRE LA CITTA'
La sperimentazione audiovisiva e la metropoli contemporanea

di Giacomo Ravesi
dottorando presso il Dipartimento di Comunicazione e Spettacolo dell' Università degli studi Roma 3


Una volta si diceva «città» e tanto bastava. Una volta si diceva «cinema» e tanto bastava.
I due termini, pur nella possibilità evidente di una eterogeneità d'interpretazione, evocavano – almeno nel senso comune – un immaginario piuttosto chiaro e consolidato.
Ora non più.

Figure entrambe emblematiche della modernità e dei suoi processi più caratteristici, la città ed il cinema si ritrovano oggi in una complessa fase transitoria, dove sono in discussione, non solo la natura essenziale, ontologica della propria struttura, ma soprattutto il senso di questa trasformazione. Una trasformazione che ha inesorabilmente mutato teorie e terminologie sia dello spazio metropolitano, che del panorama audiovisivo contemporaneo (non più solo cinema, ma immagini in movimento: video, tv, arte elettronica, arte visiva, digitale, immagini di sintesi).

In tal senso, le ricerche sulla metropoli contemporanea condotte nell'ambito della sperimentazione audiovisiva (dal cinema delle avanguardie al'underground, dal video
d'artista e d'autore alla videoarte, dal cinema astratto all'arte digitale, dall'animazione sperimentale al music video) risultano oggi, nella metropoli contemporanea dell'eccesso di stimoli, dei punti di vista e delle informazioni, quanto mai rilevanti.

L'immagine audiovisiva sperimentale aprendosi ad una dimensione «espansa», «sinestetica» ed «estatica», luogo di una esperienza sensibile e materica, frutto della attivazione di tutti i sensi, è di conseguenza il terreno d'indagine privilegiato per penetrare la percezione schizofrenica, dilatata ed esaltata della metropoli contemporanea.
Visioni ed esperienze urbane, certamente sui generis, ma decisive per ripensare e rilanciare il binomio immagini in movimento-città nelle storie del cinema e delle arti e tentare di intravedere i loro possibili percorsi futuri.

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